Ancora sui Condroprotettori

Gentilissimi,

oggi vorrei condividere con voi un paio di mail ricevute e le relative risposte, perchè riassumono le vostre obiezioni riferite ai condroprotettori.
Quasi quotidianamente ricevo, infatti, telefonate o mail di allevatori e proprietari di cani, sopprattutto cuccioli in accrescimento, che vorrebbero sapere il contenuto di glucosamina e condroitin solfato del nostro prodotto, per confrontarlo con i condroprotettori di altre aziende.
Quando ci siamo messi a tavolino per formulare il prodotto, non ho voluto un integratore per cuccioli ed uno per anziani, perchè non la ritengo una vera necessità, ma più un’operazione di marketing.
Io consiglio da sempre (e non solo da quando li vendo…) l’utilizzo dei condroprotettori articolari negli animali di grossa taglia, per periodi lunghi e senza interruzioni, così come non s’interrompe l’accrescimento dell’animale.
lo stesso vale nei cani da lavoro, dove trovo profondamente sbagliato sospendere il trattamento ad accrescimento ultimato, proprio nel momento in cui il cane comincia la sua attività più intensa, cioè quando le articolazioni sono più sollecitate.
Negli animali anziani, poi, il problema non si dovrebbe nemmeno porre: il condroprotettore diventa essenziale per sostenere la cartilagine rimasta, aumentare la quantità del liquido articolare, sfiammare per quanto possibile tendini e legamenti.
Per tutto questo NON SOLO glucosamina e condroitin solfato, ma tante altre sostanze per ottenere un apparato muscolo-scheletrico il più efficiente e longevo possibile.
Di seguito la prima mail e la relativa risposta:
Come puo’ constatare sto facendo un discreto lavoro con il vs. condroprotettore, sia perchè sono allevatore, ma sopratutto perchè svolgo attività di educatore cinofilo.
Purtroppo torno nuovamente sulla mancata trasparenza delle non presenti percentuali dei vari componenti utilizzati nelle vs. capsule.
Capisco quanto detto dalla legislazione italiana, ma ogni prodotto che viene introdotto in commercio penso sia doveroso esporre oltre i loro contenuti anche le individuali percentuali che lo compongono.
Potrei ampliarvi tranquillamente il fatturato, ma molti miei clienti mi sottopongono la medesima mia domanda alla quale non riesco a darne logica risposta.
Senz’altro avrete dei vs. validi motivi, ma per correttezza mi sentivo il dovere di comunicarle quanto sopra, facendole notare oltresi’ che qual’ora non possa la mia richiesta avere salda risposta, sarò, mio malgrado, costretto ad orientarmi nuovamente verso le solite case farmaceutiche.
Scusandomi nuovamente per la mia scrupolosa e pignola richiesta, colgo l’occasione per ringraziare e porre i miei cordiali saluti.
la sua è una domanda legittima è non è il primo a farmi la stessa obiezione.
I quantitativi di alcune sostanze non sono stati indicati proprio per evitare che il prodotto possa essere “copiato”; lei capirà che se venissero indicate in etichetta tutte le singole sostanze ed il loro quantitativo, chiunque potrebbe ottenere lo stesso identico prodotto, avendo a disposizione “la formula” completa.
La legge impone di mettere in etichetta SOLO la quantità dei componenti analitici e degli additivi nutrizionali, ma non di altre sostanze che permettono al produttore di avere un prodotto unico (ha presente la Coca-Cola? o la Nutella? o il Campari? tutti sanno COSA c’è dento, ma nessuno QUANTO ci sia di un componente piuttosto che di un altro…).
Di altri “prodotti simili” sul mercato NON ce ne sono: tutti hanno glucosamina e condroitin solfato (non tutti da cartilagine di squalo!), alcuni hanno la quercitina, altri l’acido alfa lipoico, altri l’acido ialuronico e così via, ma il PCA contiene 10 sostanze, che agiscono in modo sinergico, per un risultato “da provare” (e la nostra offerta va in questa direzione) .
A seguire alcune considerazioni di un’altra mail relativa ai condroprotettori e le mie risposte:
La formula è interessante, ma io ho trovato enormi vantaggi da glucosamina e condroitin solfato in generosi dosi, e – empiricamente – mi sembrano la base sicura per favorire la rigenerazione del fronte cellulare della matrice cartilaginea: ho avuto successo in soggetti in cui rx preventive al IV mese mi avevano fatto sudare freddo
Che lei abbia trovato “enormi vantaggi dall’uso di glucosamina e condroitin solfato in generose dosi” non mi stupisce; mi piacerebbe, però sapere per “generose dosi” cosa intende e soprattutto se e dove ha trovato, in letteratura ufficiale (perchè di questo stiamo parlando), la dose pro chilo / cane.
Le scrivo questo per diversi motivi:
– nel cavallo i dosaggi sono notevolmente inferiori (si parla di 5 / 10 volte meno) rispetto a quanto viene somministrato al cane;
– anche in umana i dosaggi sono notevolmente inferiori a quanto somministrato ai cani;
– i primi a produrre integratori per cani si sono basati sui dosaggi per cavalli (da corsa e soprattutto da salto), poi vi è stata la corsa al rialzo, a chi ne metteva di più, facendo pensare che più ne metto e più ho effetto…non sempre è così
– la qualità del condroitin solfato è fondamentale: se derivato da cartilagine di squalo ha un valore decisamente diverso e chi lo usa, lo specifica in etichetta (se non lo trova scritto, ha altra origine…)
 “È qui che a mio avviso si gioca la battaglia per “salvare” quei soggetti in bilico tra grado B e C, nella displasia dell’anca. Mi sono fatto l’idea che, almeno nel labrador, una percentuale di casi di displasia dell’anca non sia primaria, ma derivi dall’incapacità di riparare microlesioni della matrice cartilaginea, microlesioni “fisiologiche” in un cane che fa movimento. Così si spiegherebbero molti casi con punteggi molto diversi tra anca e anca;
Invece ben diversi sono i casi di ED, dove non c’è integratore che tenga (ai fini allevatoriali; è chiaro che un buon integratore può dare sollievo sintomatico).
Considero le suddette sostanze i core-elements per la valutazione di un integratore”.
Queste sono opinioni personali, condivisibili, ma non suffragate (purtroppo) da una letteratura ufficiale a riguardo. Mi permetto di suggerirle di non sottovalutare l’azione degli altri componenti:
cozza verde, quercitina, acidi grassi, vit. E, ac. ialuronico…ma forse a lei interessano meno.
Il nostro integratore, infatti, non si rivolge SOLO agli animali in accrescimento, ma anche a quelli in attività (lavoro, caccia, agility) ed agli anziani, in cui i componenti sopra descritti contribuiscono a mantenere e prolungare “la vita” delle articolazioni, favorendo un periodo di attività più prolungato ed una vecchiaia meno “disastrata”.
Certamente il numero dei soggetti osservati non mi permette di considerare definitive le mie impressioni empiriche…
Certamente valuto con interesse tutte le sostanze anti-ossidanti e anti infiammatorie comprese nel suo prodotto; anzi, ne cercherò uno simile per “umani”, per prenderlo io (non scherzo).

Il nostro PCA contiene il 100% di sostanze di grado food (nessun prodotto per cani, oggi sul mercato, può vantare questa qualità!!!): se desidera può utilizzarlo tranquillamente (non scherzo nemmeno io e se vuole le invio la scheda tecnica).

Questo scambio di opinioni, spesso critiche, sta creando un rapporto davvero costruttivo che ci consente di creare nuovi prodotti seguendo le vostre esigenze; vi ringrazio per l’attenzione che mi dimostrate e scusatemi se a volte non riesco a rispondervi in tempi brevi, ma siete sempre di più a farmi domande ed a telefonarmi… a presto.
Andrea Maurizzi
Vet-Service – Bo
cell. 349-6058946